La ricerca: teoria dello scambio comportamentale e processo decisionale coniugale



Nel 1976, il Dr. John Glory, Cliff Notarius, Howard Markman, Steve Bank e Bruce Yoppi hanno condotto una serie di studi che hanno studiato la teoria dello scambio comportamentale e la reciprocità nei comportamenti positivi e negativi espressi tra partner in matrimoni angosciati e non angosciati.

La teoria dello scambio propone che il comportamento sociale sia il risultato di un processo di scambio. Lo scopo di questo scambio è massimizzare i benefici e minimizzare i costi. Secondo questa teoria, le persone soppesano i potenziali benefici e rischi delle relazioni sociali. Quando i rischi superano i benefici, le persone interromperanno o abbandoneranno quella relazione.

I ricercatori hanno riunito due gruppi di coppie: in difficoltà e non in difficoltà, il primo che ha valutato i propri matrimoni come 'in difficoltà' mentre il secondo i cui matrimoni erano 'reciprocamente soddisfacenti'.

Negli studi, le coppie in difficoltà e non in difficoltà hanno preso decisioni su compiti ad alto e basso conflitto. Hanno continuamente codificato sia l'impatto previsto del proprio comportamento sul coniuge sia l'impatto del comportamento del coniuge su se stessi. Nello Studio 1, le coppie in difficoltà non differivano dalle coppie non in difficoltà su come intendevano ricevere il loro comportamento. Tuttavia, il comportamento dei coniugi in difficoltà è stato accolto in modo più negativo dai loro partner rispetto al comportamento delle loro controparti non in difficoltà. Anche le coppie nello Studio 2 si sono comportate in modo coerente con una spiegazione del deficit di comunicazione dei matrimoni in difficoltà; cioè, era probabile che il comportamento delle coppie in difficoltà fosse codificato dai loro partner come molto più negativo di quanto intendessero.


Alla fine, i ricercatori hanno concluso che l'ipotesi della reciprocità non reggeva, riportando che i dati della presente indagine supportano un modello di 'conto bancario' di matrimonio non in difficoltà piuttosto che un modello di reciprocità. In un modello di conto bancario, un matrimonio non in difficoltà differisce da un matrimonio in difficoltà in quanto ci sono più 'depositi' positivi che 'prelievi' negativi dal conto bancario emotivo. In un matrimonio non angosciato, i conseguenti codici di impatto positivo non sono subordinati alla codificazione antecedente del coniuge. Forse è proprio questa mancanza di reciprocità in un contesto di alto scambio positivo che caratterizza l'interazione positiva stabile nelle coppie non in difficoltà.

I risultati di questo studio (insieme a molti, molti altri) hanno fornito al Dr. Glory gli strumenti con cui creare la Glory Method Therapy, famosa in tutto il mondo, e per aiutare le coppie a costruire la propria Sound Relationship House. Questo particolare studio si riferisce direttamente alla creazione di un conto bancario emotivo cogliendo l'opportunità di rivolgersi alle offerte del tuo partner per la connessione emotiva in Sliding Door Moments.